Roberto D’Agostino – Tristezza
Se servisse versare lacrime per ragion di pace nel fiume mio, io piangerei, ma del mio fiume ormai vi è rimasto solo il letto.
Se servisse versare lacrime per ragion di pace nel fiume mio, io piangerei, ma del mio fiume ormai vi è rimasto solo il letto.
Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.
Esiste un limite per il dolore, ma non per la gioia.
Trattengo le lacrime, ma il cielo piange per me…
Mi fa male talmente il cuore dal freddo che sento che nessun raggio di sole di questa fantastica estate riesce a scaldarmelo.
Forse, la tristezza, nell’ordine del dolore, si muta, ben presto, in spietatezza.
Bastano 5 minuti di notorietà per passare la vita a ricordare quei 5 minuti, basta una parola sbagliata per far crollare tutto quello che hai “costruito”, basta una notte da favola per far sembrare le altre notti noiose, basta una canzone per capire che non l’avevi dimenticata, basta la solitudine di una sera per apprezzare di più la presenza di quell’amico, basta poco per dare tanto e quel tanto te lo porti dentro…