Roberto Gervaso – Comportamento
Di tutte le forme d’orgoglio, l’umiltà è la più calcolatrice.
Di tutte le forme d’orgoglio, l’umiltà è la più calcolatrice.
È molto difficile indossare una maschera in mezzo agli altri, ma è ancor più difficile vivere quando non riesci a toglierla più.
Se rispetti gli altri sarai rispettato da tutti.
Distinguo le persona dai loro occhi. Non dai loro nomi.
I pazzi, nella loro follia, hanno un ché di misurato, circoscritto, rispettoso dei drammi altrui. La pazzia autentica è di chi ritiene di non avere limiti e pervicacemente, ad ogni piè sospinto, progetta e mette in atto il suo piano derelitto.
Ma perché quando io non piaccio ad una persona sono io che devo cambiare, mentre invece quando è una persona a non piacere a me sono sempre io che devo cambiare? Ma non rompetemi le palle!
I miei comportamenti sono legati alle persone false che ho incontrato, le mie certezze sono che ho sempre fatto le scelte giuste come dirgli quello che penso: che non valgono nulla.
È molto difficile indossare una maschera in mezzo agli altri, ma è ancor più difficile vivere quando non riesci a toglierla più.
Se rispetti gli altri sarai rispettato da tutti.
Distinguo le persona dai loro occhi. Non dai loro nomi.
I pazzi, nella loro follia, hanno un ché di misurato, circoscritto, rispettoso dei drammi altrui. La pazzia autentica è di chi ritiene di non avere limiti e pervicacemente, ad ogni piè sospinto, progetta e mette in atto il suo piano derelitto.
Ma perché quando io non piaccio ad una persona sono io che devo cambiare, mentre invece quando è una persona a non piacere a me sono sempre io che devo cambiare? Ma non rompetemi le palle!
I miei comportamenti sono legati alle persone false che ho incontrato, le mie certezze sono che ho sempre fatto le scelte giuste come dirgli quello che penso: che non valgono nulla.
È molto difficile indossare una maschera in mezzo agli altri, ma è ancor più difficile vivere quando non riesci a toglierla più.
Se rispetti gli altri sarai rispettato da tutti.
Distinguo le persona dai loro occhi. Non dai loro nomi.
I pazzi, nella loro follia, hanno un ché di misurato, circoscritto, rispettoso dei drammi altrui. La pazzia autentica è di chi ritiene di non avere limiti e pervicacemente, ad ogni piè sospinto, progetta e mette in atto il suo piano derelitto.
Ma perché quando io non piaccio ad una persona sono io che devo cambiare, mentre invece quando è una persona a non piacere a me sono sempre io che devo cambiare? Ma non rompetemi le palle!
I miei comportamenti sono legati alle persone false che ho incontrato, le mie certezze sono che ho sempre fatto le scelte giuste come dirgli quello che penso: che non valgono nulla.