Roberto Gervaso – Politica
In Italia, quando non c’è più niente da fare, si solleva la “questione morale”. E si ricomincia da capo.
In Italia, quando non c’è più niente da fare, si solleva la “questione morale”. E si ricomincia da capo.
Per amarsi a lungo bisogna conoscersi poco.
Non dobbiamo prendercela se ci dicono che siamo un popolo di manichini è vero ci stanno togliendo di tutto, ormai ci fanno pagare anche l’aria, e noi che facciamo? Niente pugni in tasca contro la classe dirigente, avevamo in passato il potere della carta e penna e della ribellione, ora restiamo inermi a sbirciare che le cose cambino. Non cambia nulla in questo paese fatto di corruzione e potere non si fa la rivoluzione, le idee son scadute, come la nostra forza.
Dobbiamo bonificare il sottosuolo marcio e corrosivo della nostra società. E bisogna farlo insieme, società civile, Stato, forze politiche senza eccezione alcuna. Solo riacquisendo intangibili valori morali la politica potrà riguadagnare e vedere riconosciuta la sua funzione decisiva.
Tenevo una vecchia icona di Stalin perché è il comunista che ammiro di più: quello che ha fatto fuori più comunisti.
L’unica passione che non ha costi personali, ma arricchisce è la politica.
Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per il naso tutti tutto il tempo.