Roberto Gervaso – Verità e Menzogna
Non è vero che vogliam esser stimati per quello che siamo. Vogliamo esser stimati per quello che ameremmo essere.
Non è vero che vogliam esser stimati per quello che siamo. Vogliamo esser stimati per quello che ameremmo essere.
La falsità urla la propria ragione d’essere inconfutabile. La verità sorride silenziosa ed aspetta cauta il proprio divenire.
Verità apparente. Come l’oggetto è un’apparenza, così il sapere intorno ad esso.
La verità viene presa a calci, le bugie vengono accolte; a queste condizioni non ci sto. Se non c’è più il voler bene basta dirlo e vivere in pace con sé e con gli altri. Ho imparato a fidarmi solo delle persone che prendono una posizione; o dentro o fuori, o amore o odio, o amico o nemico; ognuno è libero di scegliere. Il male sta nella falsità, nel portare avanti dei rapporti che vivono soltanto di facciata o di riflesso, per convenienza e tornaconto; in questi casi è meglio una sana solitudine per farsi e fare del bene.
Fondamentale, ognuno di noi crea attorno a se una barriera fatta di preconcetti, di timori, una barriera che serve per non farci male, che ci protegge dai danni che potrebbero provocarci gli altri.
Sol chi sa che nulla sa, ne sa più di chi sa.
Ciò che mi dà fastidio è questo, che il vero coincide con il comunemente pensato. Eppure la società è una grande menzogna, è l’individuo che crea la sua verità.