Roberto Gervaso – Verità e Menzogna
Quel che sono lo devo anche ai miei errori.
Quel che sono lo devo anche ai miei errori.
Il lato positivo di quando sto male è avere la possibilità di chiudermi nella mia stanza a pensare e a ripercorrere nei ricordi tutti i momenti, le parole, le azioni, i gesti, ricevuti, fatti e condivisi. Scopro sempre qualcosa di me e degli altri che in quel presente non riuscivo a capire né a vedere. Adesso molte persone, e preferisco rimanere vaga nello specificare ruoli e rapporti, le vedo per ciò che sono, non per come si atteggiano ad essere.Sono troppo introspettiva, riflessiva, severa, onesta, e poco socievole? Pazienza, crescere e maturare, cambiare e svegliarsi con nuove prospettive, da cui poter guardare la vita, ha un prezzo, e di certo non mi piego a nessun ricatto anche a costo di perdere delle persone.Se la gente maturasse davvero dentro di sé il senso del rispetto, capirebbe cosa significa avere fede ed evolversi. Conoscere il significato delle parole, capirle ma ostinarsi a non voler cambiare è una condanna che si sceglie di infliggersi, è come piegarsi alla volontà di un dittatore e lasciarlo governare liberamente senza ribellarsi al male che fa.
Per chi vive nella menzogna la verità è solo una speranza.
Una mezza falsità, o una mezza verità, sono in realtà ed in verità, solo e sempre, una totale falsità!
La realtà sfuma e tutto diventa memoria. Perfino tu, a poco a poco, hai cessato di essere un desiderio e sei diventata un ricordo.
Tutti i significati che conosciamo, dipendono dalla chiave interpretativa.
Non vale la pena piangere per chi non ti merita… E chi ti merita non ti permette di piangere.