Roberto Giusti – Felicità
La tristezza trae le sue origini dalla felicità.
La tristezza trae le sue origini dalla felicità.
Ti accorgi che è amore quando trascorri un giorno senza fare nulla di speciale e ti senti immensamente felice.
Il mio passato è la mia storia. Il mio presente è ciò che sono. Il mio futuro è tutto da scrivere, mi appartiene, è mio, perché io sono il mio destino.
La felicità è impegnativa quanto la ricchezza, tutti la perseguono, ma chi la conquista vive nel quotidiano timore di perderla. Giunti alla meta si perde la tonicità emotiva e quella rabbia positiva che davano respiro alla speranza. In porto si getta l’ancora, finendo per dimenticare le emozioni del vento in faccia.
Vorrei tornare indietro a quell’istante per fermarlo, prenderlo, accartocciarlo e metterlo tra le mie mani, come si farebbe con un piccolo uccellino, per annusarlo un attimo prima di porgere le mie mani chiuse sopra il cuore, metterlo dentro come fosse una gabbia, in modo che non possa più fuggire via col tempo, così rimarrà sempre dentro di me. Quell’istante, e chiamarlo “felicità”.
Il trionfo di ogni cosa dura sempre “un attimo” ma questo non lo sminuisce.
A volte non ci resta che sperare e altre volte non ci resta che lasciare andare.