Roberto Giusti – Morte
La vita è un’opera d’arte, in cui, la morte… è il suo capolavoro più atroce e riuscito.
La vita è un’opera d’arte, in cui, la morte… è il suo capolavoro più atroce e riuscito.
L’inferno, è avere perso ogni speranza. (Les Clés du Royaume)
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non uccidano su larga scala e al suono delle trombe.
L’uomo muore di freddo, non di oscurità.
Che belle le frecce! Scoccate dall’arco della vita, sembra poterne orientare la direzione come meglio si desidera; le frecce sono le emozioni che, puntualmente, scocchiamo perché sentiamo il profumo della vita… perché desideriamo quella vita. Però, non sempre le frecce scoccate puntellano la vita – o meglio – puntellano proprio come il mare quando giunge sulla sabbia e ne inverte i granelli. La freccia di Gianni avrebbe voluto “fermare” sulla terra il papà, eppure il mare aveva invertito l’emozione della vita. Comunque, una vita solo perché non compare non significa che scompare.
Silente: “Tu sei il padrone della Morte, perché il vero padrone non cerca di fuggirla. Egli accetta il fatto di dover morire, ed è consapevole che ci sono cose, molto, molto peggiori al mondo che cessare di vivere”.