Roberto Giusti – Morte
Chi non trova la voglia per vivere, trova una scusa per morire.
Chi non trova la voglia per vivere, trova una scusa per morire.
L’inferno nell’anima, il paradiso nel cuore, è l’eterna lotta fra il bene e male che quotidianamente, si combatte e abbatte dentro me. Sono l’unico artefice e vittima del mio contrasto.
Quando non ci sarò più non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose… quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perchè solo in queste cose… troverai la mia anima.
Vuoi uccidermi? Allora prendi il numero e mettiti in fila.
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Quante volte si muore una vita? Quante? E quante altrettante volte si vive? Se ne perde il pensiero, si dimentica per difendersi, e ti nascondi dietro una scia di un soffio, dietro un velo, per morire ancora ed ancora, che se non si è mai morti, non si è mai vissuti.
Mi chiedo ancora se io possa morire…visto che da quel giorno mi sento già morto,ucciso dalle tue parole che la vita mi han tolto.
L’inferno nell’anima, il paradiso nel cuore, è l’eterna lotta fra il bene e male che quotidianamente, si combatte e abbatte dentro me. Sono l’unico artefice e vittima del mio contrasto.
Quando non ci sarò più non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose… quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perchè solo in queste cose… troverai la mia anima.
Vuoi uccidermi? Allora prendi il numero e mettiti in fila.
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Quante volte si muore una vita? Quante? E quante altrettante volte si vive? Se ne perde il pensiero, si dimentica per difendersi, e ti nascondi dietro una scia di un soffio, dietro un velo, per morire ancora ed ancora, che se non si è mai morti, non si è mai vissuti.
Mi chiedo ancora se io possa morire…visto che da quel giorno mi sento già morto,ucciso dalle tue parole che la vita mi han tolto.
L’inferno nell’anima, il paradiso nel cuore, è l’eterna lotta fra il bene e male che quotidianamente, si combatte e abbatte dentro me. Sono l’unico artefice e vittima del mio contrasto.
Quando non ci sarò più non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba, cercatemi tra le rose… quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perchè solo in queste cose… troverai la mia anima.
Vuoi uccidermi? Allora prendi il numero e mettiti in fila.
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Quante volte si muore una vita? Quante? E quante altrettante volte si vive? Se ne perde il pensiero, si dimentica per difendersi, e ti nascondi dietro una scia di un soffio, dietro un velo, per morire ancora ed ancora, che se non si è mai morti, non si è mai vissuti.
Mi chiedo ancora se io possa morire…visto che da quel giorno mi sento già morto,ucciso dalle tue parole che la vita mi han tolto.