Roberto Giusti – Morte
Sei la tomba dove il mio corpo riposa in pace, mentre libero… il mio spirito vaga fra il cielo e l’abisso della tua anima.
Sei la tomba dove il mio corpo riposa in pace, mentre libero… il mio spirito vaga fra il cielo e l’abisso della tua anima.
Prendersi cura del proprio fisico, è prendersi cura della vita.
E quando affronti la solitudine, affronti te stesso, affronti Dio.
“Ma come fa a morire Pavarotti?” È una domanda sensata… è come se muore Tarzan o Topolino. Se muore Pavarotti allora tutti possono morire e se tutti possono morire allora tutto è ancora più prezioso.
La vita di Dio segue sempre la giustizia che sostiene, come per l’uomo. Quindi per non morire non avrebbe dovuto forzare un’Anima ad essere quello che non è, a costringere uno spirito più grande del Suo a rimanere nella Fede che irretirà l’Universo nella sua fine, forte proprio di questo spirito. Niente è vanità, tutto è sopravvivenza.
La morte non è altro che un passaggio all’interno di un ciclo unitario, e non la vittoria della luce immortale sulle tenebre mortali.
Da certi incubi ci risvegliamo solo quando ci addormentiamo per sempre.