Roberto Giusti – Morte
L’assenza dei propri cari morti… parla.
L’assenza dei propri cari morti… parla.
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
Si può fregare tutto e tutti… eccetto l’Amore.
La Morte è qui, e la Morte è là; da per tutto la Morte è all’opera; intorno a noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi è la Morte; e noi non siamo che Morte….Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo.
Se dovessi perderti… nell’amara solitudine potrei morire di dolore.
Con le mie parole ti tocco il cuore…Con le mani sfioro il tuo corpo e sarai mia…Mia nell’anima…. Mentre la notte sarà il dolce e erotico rifugio del nostro amore universale.
Sto per intraprendere il mio ultimo viaggio, un grande salto nel buio.