Roberto Giusti – Stati d’Animo
Preferisco le cose dette in faccia che le mezze parole (pugnalate) sussurrate dietro la schiena!
Preferisco le cose dette in faccia che le mezze parole (pugnalate) sussurrate dietro la schiena!
E poi ti senti terribilmente solo, col la tua paura più grande, implodendo a te stesso, facendo dell’egoismo la cura ai mali che gli altri, inevitabilmente, ti hanno provocato dentro. Implori il cielo in giorni migliori e soprattutto in persone migliori… anche se le peggiori continui ad amarle, e ti odi per questo. Ti ripeti che non puoi farne a meno, prometti di impegnarti per sopprimere il ricordo, e allora scatta la cancellazione. Inizi a chiamare le persone per cognome, dimentichi i compleanni, ricevi circa cento messaggi a settimana di gente sconosciuta. Sarà lì che dirai: è arrivato il momento di mettere ordine nella mia vita.
Potrei definire la mancanza di un affetto con una gaussiana. Dove in ascissa metterei il tempo e in ordinata la quantità della mancanza.
Piangi se vuoi piangere, non fermarti, non vergognarti. Le lacrime bagnano il viso e lavano il dolore dell’anima. Singhiozza se vuoi singhiozzare con tutta la forza che hai, e quando sarai spossato chiudi gli occhi e assapora il senso di liberazione che alleggerisce il cuore e la mente. Quel senso di vuoto non è altro che l’inizio dello sgretolamento dell’amarezza. La notte non sarà sempre presente.
Il cuore vede e non perde tempo a scalpitare, mentre la mente sta ancora aspettando di guardare.
Io ci sono se ci sei tu per me ormai è finita l’epoca dei “ci sono” non corrisposti.
Alcool: lo sconvolgimento dei sensi, la purezza del cuore.