Roberto Giusti – Tristezza
Chi grida dolore è perché urla solitudine.
Chi grida dolore è perché urla solitudine.
A te piccola…Yara, Sara, Tommy, Angela, Denise e a tutte quelle persone che non hanno potuto decidere da sole del proprio destino.A tutte le famiglie che hanno perso i lori cari,a tutti Voi và il mio rammarico di non potere contribuire ad alleviareil vostro dolore.Quanti morti,Quante sofferenze,Quante lacrime,quanto ancora dobbiamo subiresenza potere fare niente per fermare tutto questo,e soprattutto senza un perché!
Il mio mondo aveva gli occhi scuri di un uomo… poi i un giorno il mio mondo, si spostò per farmi cadere nel vuoto che nessuno avrebbe mai attutito. Ed io capii che se avessi visto chiaramente che quegli occhi neri potevano farmi cadere non avrei scelto mai di farne il mio mondo!
Scoprire l’ipocrisia e la falsità nelle persone a te care che hai sempre stimato, suscita una profonda delusione.L’amarezza è tanta, scuoti la testa tristemente, ti senti affranto. La delusione di oggi però, sarà motivo di orgoglio domani; al risveglio scorgerai la tua immagine pulita riflessa in uno specchio e, fiero di te stesso, intenderai la lealtà quale straordinaria virtù che la tua immagine sa riflettere.
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
Oggi la mia anima fluttua, è mossa da venti di nostalgia, da soffi di speranza, da mete non raggiunte, da decisioni rimandate, da indelebili dolori, oggi sono la quercia senza foglie sbattuta dalla tramontana le cui radici benché imperiose fanno fatica a reggere il peso, il peso del destino!
La depressione bussa sempre alla porta prima d’entrare, l’importante è non aprirle.