Roberto Giusti – Tristezza
Chi grida dolore è perché urla solitudine.
Chi grida dolore è perché urla solitudine.
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Non passa niente, non si supera niente, si mette solo da parte il dolore e si va avanti sperando di non provarne più, il dolore passerà ma la ferita che lascia è indelebile, non esistono cose che possano cancellare i segni del passato.
Ho eliminato dalla mia stanza, dalla mia macchina, dal mio ufficio tutto ciò che poteva ricordarmi te, peccato che non possa sostituire il mio cuore.
È con le piccole cose che si creano tanti piccoli tasselli per un qualcosa di…
Un luogo lontano lo si raggiunge, un cuore lontano non si raggiunge mai.
Amare se stessi… è amare l’universo in cui si vive. Io non è che odio me stesso… ma non amo affatto questo mondo così “moderno”.