Roberto Giusti – Tristezza
Amava il suo dolore poiché vi erano ancora barlumi di felicità in quei cadenti ricordi.
Amava il suo dolore poiché vi erano ancora barlumi di felicità in quei cadenti ricordi.
Io sono il dolore, del male che mi infliggo.
Io che dipingo sogni, ne ho smarrito i colori.
Senza te mi sento come un aquilone che non può volare perché non c’è vento, come il cielo grigio quando non c’è il sole, come un fiore senza acqua, che pian piano sta appassendo, sta morendo, io sto morendo dentro, nel profondo della mia anima, e nascondo la mia sofferenza dietro il mio volto stanco di dover fare sorrisi falsi. Tutto ciò l’ho voluto io, perché ho tappato le ali al mio cuore, e non posso incolpare nessuno per la mia atroce sofferenza. Sono l’artefice del mio male.
Non so dove troverò la forza di rimanere in piedi da sola. E domani, sai, sarà una giornata difficile. Resisti. Anch’io lo farò.
Oggi la tristezza mi fa compagnia, ma la speranza nella sua misericordia mi riscalda il cuore.
“Via col vento” e domani non sarà un altro giorno in cui amerò.