Roberto Giusti – Tristezza
Sono un fragile vagabondo che ammirando l’infinito cielo… va cercandoti.Il mio cuore è lassù fra le stelle e sono lacrime quaggiù… sulla mia pelle.
Sono un fragile vagabondo che ammirando l’infinito cielo… va cercandoti.Il mio cuore è lassù fra le stelle e sono lacrime quaggiù… sulla mia pelle.
Non temere le tempeste della vita, c’è sempre il sole dietro le nuvole!
Un luogo lontano lo si raggiunge, un cuore lontano non si raggiunge mai.
Ho nascosto tra i miei silenzi tutte le parole che non potrai mai più sentire.
Lascia che il dolore maturi il suo tempo. Cadrà a terra come le foglie d’autunno. Il vento lo spazzerà via e l’inverno lo congelerà, lasciando spazio a una nuova primavera…
Soprattutto quando si tratta di amore il nostro cuore diventa come di cristallo, ma purtroppo non di quello infrangibile e per questo si dovrebbe sempre fare attenzione a non metterlo nelle mani sbagliate, perché potrebbe andare in frantumi.
Questa sera di falsa estate non riesco a scrivere ci sono svariate nubi nei pensieri e l’anima sembra intrappolata nelle intemperie del destino dovrò districarmi nei labirinti dei tormenti e sfilarmi dagli intrecci dell’ignoto!