Roberto Maguzia – Stati d’Animo
Ho visto la felicità andare via per poi ritornare triste.
Ho visto la felicità andare via per poi ritornare triste.
E qualora dovessero arrivare i giorni di pioggia tu prova a contare fino a dieci, nel frattempo osserva le foglie cadere e avanza passando su di esse senza fare alcun rumore. Giungerai ad una sorgente di odio e d’amore dove pensieri si perdono nel fondo come diamanti dispersi nelle tenebre e solo allora il tuo sguardo si poserà su immagini sfumate.
Ho bisogno di ascoltare il mio silenzio… e sai cosa sento? La voce di Dio.
Questo mondo è privo di sentimenti profondi, ecco perché molta gente si ferma sempre all’apparenza, perché non sa andare oltre.
Digerisco tutto male, ormai. La pizza, il latte, la passata di pomodoro e le delusioni. Soprattutto quelle.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Spesso ho paragonato la mia vita ad una stanza con sole due aperture, in una si entra e un’altra si esce; e dato che nessuno mi poteva dire dire cosa poteva succedere prima di entrare che cosa o dopo che uscito. Ho dovuto a ragion veduta, ammettere che con me coabitava per l’intera vita fratello “Mistero”. Ovvero per chi come me ha l’intuito di affidarsi a Dio, nostro comune Creatore, ecco che si apre come magia una “piccola finestrella”, un terzo varco quindi, dal quale si vede entrare un bagliore di Luce di nome sorella Speranza.