Rocco Fierro – Vita
Da bambini si vorrebbe essere già grandi.Quando si è grandi, non lo si vorrebbe essere mai diventati.
Da bambini si vorrebbe essere già grandi.Quando si è grandi, non lo si vorrebbe essere mai diventati.
Arriva la sera, e le fatiche diventano silenzio, e il silenzio vociare di pensieri che si affollano nella mente. Starei bene anche se la vita fosse fatta solo di sere, perché è in questo vociare e in questo silenzio che ritrovo me stesso, quell’io perduto, sopraffatto dall’ego e plasmato da un tempo senza più attimi.
I volti nelle strade.Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.Le vetrine colorate, occhi curiosi che si soffermano su luci ormai intermittenti.Basta guardarsi intorno e percepisci in una anziana signora vestita di stracci il suo dolore che all’angolo di una strada tende la mano.Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.Solitudine.Anche in sorriso breve, o nel banco, la donna chiama offrendo la merce ad un buon prezzo, lo avverti.Solitudine.Come una torre altera all’orizzonte su un deserto battuto dal vento. Solitudine.Al centro di tutto questo tra mille suoni e vociare di persone ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
Anche se trovo inutile dormire, è purtroppo un fabbisogno dell’uomo. Tempo che trovo spreccato e tolto al vivere, ma che purtroppo fa parte del vivere stesso.
La felicità in senso assoluto non esiste. La felicità è un attimo, l’attimo dopo è vita…
Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
Nessuno è infallibile. La creazione dell’uomo ne è la prova.