Rocco Papa – Accontentarsi
Si è sempre detto che: non bisogna far di un singolo fattore, un fattor comune.
Si è sempre detto che: non bisogna far di un singolo fattore, un fattor comune.
Dietro ad ogni schermo ci sono persone sconosciute, ognuna di essa vive la propria storia. Alcuni hanno una bella storia, altri hanno perso la fede per la dura realtà che gli infligge la pena della solitudine. Nonostante tutto, voglio rammentare di continuare a resistere. Giusto per rinfrancare lo spirito aggiungo che qui non si naviga in acque tranquille e né tantomeno si fanno magie, c’è solo la cruda realtà della vita.
Si dice che: dopo la tempesta arriva sempre l’arcobaleno, sembra una frase fatta ma è così. Succede un po’ a tutti di attraversare dei e periodi dove ci si sente fuori posto, ma sono proprio questi momenti che ci regalano la singolarità, momenti dove ci possiamo ascoltare. Sono momenti di crescita. L’esperienza non c’è la da la quantità degli anni perché ci sono tante persone con tanti anni di esperienze, che restano più stupidi di prima. L’esperienza secondo me nasce dai profondi dolori, dolori che devi imparare a gestire, e gestendo gestendo entri in un mondo particolare. In questo mondo si scopre l’Essenza della vita, ma sopratutto di se stessi, e allora si ha l’impressione molte volte di sentirsi stupidi, invece di sentirsi stupidi dell’ampiezza del proprio essere. Perciò, non sentiamoci stupidi. Mai.
Il denaro è utile per affrontare i bisogni che la vita largisce a mani aperte, ma non desiderarne più di quanto basta.
Quando il sogno diventa realtà acquista pesantezza terrestre e piace di meno.
Un cuore che non ti vuole è come una porta chiusa che non si aprirà mai. Puoi suonare tutto il tempo che vuoi: la porta resterà sempre chiusa!
Volevo fare troppo, non sono riuscito a fare nulla. Meglio pensare al poco.