Roland Barthes – Lavoro
Ho avuto la fortuna di unire mestiere e passione, che secondo Stendhal equivale alla felicità.
Ho avuto la fortuna di unire mestiere e passione, che secondo Stendhal equivale alla felicità.
Don Lorenzo Milani diceva che l’operaio conosce trecento parole, il padrone mille, per questo lui è il padrone. Ma quando accade il contrario è ancora più triste e si devono sovvertire i ruoli.
Meglio avere una non carriera specchiata che una carriera ruffiana.
Lo schiavo si affeziona. L’impiegato no.
Mi piace sempre pensare al pubblico quando dirigo, perché io sono il pubblico.
Il mio lavoro spesso non piace a chi mi comanda. Se comando io spesso i miei dipendenti non mi obbediscono. Mi licenzio spesso nei due casi. Per lo stesso motivo né chiedo elemosina né la faccio. Alla lotteria non vinco. La fiducia in me stesso è incrollabile, ma non ho speranze. Mi piace essere, ma non è un lavoro.
Il lavoro è una pista di decollo per il raggiungimento di una sana libertà e di un ottimo equilibrio psicofisico.
Don Lorenzo Milani diceva che l’operaio conosce trecento parole, il padrone mille, per questo lui è il padrone. Ma quando accade il contrario è ancora più triste e si devono sovvertire i ruoli.
Meglio avere una non carriera specchiata che una carriera ruffiana.
Lo schiavo si affeziona. L’impiegato no.
Mi piace sempre pensare al pubblico quando dirigo, perché io sono il pubblico.
Il mio lavoro spesso non piace a chi mi comanda. Se comando io spesso i miei dipendenti non mi obbediscono. Mi licenzio spesso nei due casi. Per lo stesso motivo né chiedo elemosina né la faccio. Alla lotteria non vinco. La fiducia in me stesso è incrollabile, ma non ho speranze. Mi piace essere, ma non è un lavoro.
Il lavoro è una pista di decollo per il raggiungimento di una sana libertà e di un ottimo equilibrio psicofisico.
Don Lorenzo Milani diceva che l’operaio conosce trecento parole, il padrone mille, per questo lui è il padrone. Ma quando accade il contrario è ancora più triste e si devono sovvertire i ruoli.
Meglio avere una non carriera specchiata che una carriera ruffiana.
Lo schiavo si affeziona. L’impiegato no.
Mi piace sempre pensare al pubblico quando dirigo, perché io sono il pubblico.
Il mio lavoro spesso non piace a chi mi comanda. Se comando io spesso i miei dipendenti non mi obbediscono. Mi licenzio spesso nei due casi. Per lo stesso motivo né chiedo elemosina né la faccio. Alla lotteria non vinco. La fiducia in me stesso è incrollabile, ma non ho speranze. Mi piace essere, ma non è un lavoro.
Il lavoro è una pista di decollo per il raggiungimento di una sana libertà e di un ottimo equilibrio psicofisico.