Rolando Attanasio – Stati d’Animo
Io abito me stesso.
Io abito me stesso.
Mezz’ora d’ospedale e già desidero il cimitero.
La nostalgia ha una sola cura. Guardare avanti.
Mi piace ritornare dalle persone e nei luoghi dove sono stata bene!
A volte l’uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
La scrittura come boa nel mare magnum della stolidità.
Incateno all’anima le persone più belle. Le lego a me quasi con prepotenza, non per il bisogno di possederle, ma perché sono certa che le belle persone quando hai la fortuna di incontrarle meritano un posto privilegiato nel tuo cuore. Incateno a me attimi vissuti con loro, percorsi vicini, affini e anche diversi se sono stati condivisi, sostenuti a vicenda e superati. Incateno a me le cadute, quelle solitarie e quelle in comune perché in quelle solitarie ho trovato queste persone pronte ad aiutarmi a rimettermi in piedi e in quelle in comune ci siamo stretti forte l’uno con l’altro per riprendere le forze. Incateno a me momenti e emozioni che mi hanno lasciato qualcosa, parole che mi hanno fatto da insegnamento e anche lacrime che assieme abbiamo versato, condiviso e asciugato.