Romano Prodi – Politica
Mio figlio ha sentito una signora che diceva a un’amica: «Prodi veste proprio come un comunista». Non riuscivo a capire le ragioni per cui un piumino chiaro fosse simbolo di comunismo.
Mio figlio ha sentito una signora che diceva a un’amica: «Prodi veste proprio come un comunista». Non riuscivo a capire le ragioni per cui un piumino chiaro fosse simbolo di comunismo.
Noi non ci riconosciamo in un Paese che lascia la sicurezza in mano a sceriffi spoliticizzati; che pensa che gli immigrati siano dei criminali; che non investe nella scuola, nell’università e nella ricerca, che crede che la crisi si risolva prendendola con più allegria, che invita i medici a denunciare i propri pazienti, che non tassa i più ricchi perché sono pochi.
Stare dietro alla nostra classe politica è un po’ difficile, stargli davanti è molto pericoloso.
La più grossa contraddizione del capitalismo attuale è la seguente: se le macchine prendono il posto dell’uomo sia nella produzione e sia nei servizi (vedi ad esempio le casse automatizzate dei supermercarti ) a quali persone si venderanno prodotti e servizi se chi lavorerà saranno sempre meno persone?
I capricci, con tanto di manifestazione carnevalesca, di una minoranza del Paese sono certamente legittimi, ma non possono essere elevati a rango di diritti.
Si affacciano sulla sceMa politica nuovi partiti, altri movimenti ma ci saranno abbastanza elettori per tutti?
In politica mentire non è reato.