Rosa Cassese – Comportamento
Qalsiasi tenerezza, anche non voluta, è preferibile ad una “percossa” mentale.
Qalsiasi tenerezza, anche non voluta, è preferibile ad una “percossa” mentale.
Teologi e confessori insegnano il distinguo fra peccato ed errore: nel primo caso c’è dolo, ossia una coscienza deliberata e un’intenzionalità consapevole di “cadere in tentazione” compiendo un male ch’eppure la propria etica sa riconoscere, mentre nel secondo caso non c’è dolo bensì l’incappare in sbagli dovuti alla perlustrazione di territori morali nuovi, tanto vergini quanto ancora non sminati; è l’inevitabile rischio dell’avanguardia, della ricerca, della sperimentazione inedite. Ma nell’esistenzialismo si dà anche una terza alternativa: è indimostrabile che la realtà sia come la Settimana Enigmistica, che pubblica solo problemi già risolti in partenza. La vita vera potrebbe non ammettere alcuna risposta significativa e decisiva, il che ci condanna al fallimento a prescindere dal dolo o meno, dalla cattiva o buona volontà.
Quando qualcuno ti delude non devi perdonarlo come se nulla fosse. A volte essere buoni…
Nelle favole si vivono sentimenti e valori grazie a personaggi inventati. Nella realtà si vivono…
L’importante non è partecipare, se poi a vincere sono sempre gli altri, ma partecipare cercando…
Esprimi sempre ciò che sei, non v’è verità più bella.
Cammino piano, poi corro, all’improvviso fuggo, giro l’angolo e mi fermo! Ma dove sto andando?…