Rosa Cassese – Destino
Spesso, il poeta è infelice nel suo “poetare”; crede che, tutti lo capiscano, invece, è solo con i suoi versi che, come “fantasmi” fluttuano nel suo “Io”.
Spesso, il poeta è infelice nel suo “poetare”; crede che, tutti lo capiscano, invece, è solo con i suoi versi che, come “fantasmi” fluttuano nel suo “Io”.
Forse potrò scorgere solo delle notti oscure…Forse potrò restare abbagliato dal chiarore di una stella…Ma non potrò mai scordare lo Splendore della Luna.
Avere sempre il coraggio di fare le cose anche quando si ha paura: è questo il segreto per crescere.
I ministri del faraone gli dissero: “Fino a quando costui resterà tra noi come una trappola?”
Ricordi chi eri, prima che il mondo ti dicesse cosa saresti dovuto essere?
Esistono necessità che determinano gli eventi, incondizionatamente dalla volontà o dalla scelta della persona stessa. In parole povere: il futuro è già scritto. Pertanto, se due persone sono destinate a stare insieme, immancabilmente, verrà plasmata una catena di eventi che porterà le due persone a incontrarsi. Grande potere ha il destino, tanto da permettere a due rette parallele, di avere un punto d’intersezione.
I vizi capitali, nella teologia cattolica sono sette: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Io, ne aggiungerei un ottavo: la mancanza di “Umiltà”, perché rende l’individuo borioso, tronfio del proprio “tutto”, disconoscendo che la vera grandezza è “denotare” di essere “piccoli”.