Rosa Di Lernia – Vita
Non basta lasciare tutto ed andare via, cambia prima la prospettiva con cui guardi ciò che ti circonda. Solo allora potrai voltare pagina per ricominciare.
Non basta lasciare tutto ed andare via, cambia prima la prospettiva con cui guardi ciò che ti circonda. Solo allora potrai voltare pagina per ricominciare.
Non bisogna voler fare le cose perché le fanno tutti e ti senti diverso, prima la tua testa e di conseguenza arriverà tutto il resto. Non aver paura di te stesso!
Un dolore fa molto più male, rimanendo in silenzio.
Sono di carattere buono ma mai remissivo, lascio vivere in pace ma non devono pestarmi i piedi. Sono come il fuoco sotto la cenere, se non si alza il vento, resto tranquilla ma se provano a toccare chi amo o a farmi subire dei torti si potrebbero pentire.
Ho sperimentato la violenzaper comprendere che dinamiche separanose non le si Ascolta a 360 gradi,ognuno vive esperienzeche non si possono agglomerare,ciò è destabilizzante e confusionarioin quanto incita ancora verso una violenza celata…
Tutto ciò che ognuno di noi fa in questa vita è semplicemente relativo ad essa. Quindi paradossalmente non è il caso di perder tempo a chiedersi se ciò che facciamo sia giusto o sbagliato, l’importante è fare perché nell’agire scopriremo le nostre aspirazioni e le nostre felicità nascoste che senza osare, mai avremmo potuto immaginare di avere. Queste una volta scoperte renderanno più intense le nostre giornate e nello stesso tempo più leggere e meno noiose, così, se davvero la nostra vita dovesse finire un attimo dopo il nostro ultimo respiro, l’azione l’ha resa degna d’essere vissuta.A maggior ragione lo stesso discorso vale nel caso in cui noi speriamo che la vita non finisse qui, perché altrimenti sarebbe come sperare di aver vinto una scommessa senza effettivamente avere scommesso. Sicuramente un ipotetico Dio, per il semplice fatto di avere agito, anche se contrariamente alla sua parola, avendo sfruttato il libero arbitrio e la propria intelligenza condannerà meno gli errori da noi commessi rispetto a coloro che non hanno osato, altrimenti sarebbe troppo facile: basta non giocare per essere sicuri di non perdere! Quindi in conclusione penso che questo Dio condannerà più coloro che si sono dimostrati inetti che coloro che hanno errato agendo. E se così non fosse, se riterrà più grave l’aver sbagliato che il non aver agito, penso che ci dovrà perdonare lo stesso perché ciò significherebbe che la logica umana è diversa da quella divina o che questa non può essere, per una nostra limita intelligenza, compresa.
Se in questa vita siamo di passaggio, diamo al nostro tempo un senso, un significato, affinché non vada sprecato.