Rosalba Sarigu – Stati d’Animo
Chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dai ricordi di dolci parole che come vento caldo si posano su di me, mi attraversano, mi scuotono e come foglia al vento mi lascio trasportare.
Chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dai ricordi di dolci parole che come vento caldo si posano su di me, mi attraversano, mi scuotono e come foglia al vento mi lascio trasportare.
Tu temi di amare per paura di soffrire? Ne deduco che temi di vivere per paura di morire?
Un giorno mi pentirò di molte che ho fatto, un giorno mi dirò da sola che sono stata stupida ed ingenua, ma oggi so che quello che faccio, lo faccio consapevole dei rischi che corro e domani saprò accettare di aver sbagliato.
Il mio pensiero profondo come il mare, alto come il cielo.
Pochi sanno cosa vuol dire piangere nel ripensare alla propria vita. Io lo so e ho paura. Paura di quello che una volta una persona mi ha detto e cioè che ogni persona ha la sua dose personale di dolore, contata, limitata e che poi, una volta esaurita, non lo si prova più, ma si riceve solo felicità e serenità. Ho paura perché la mia dose sembra inesauribile e perché continuo a sperare. “La speranza è l’ultima a morire” e hanno ragione. Se smettessi di sperare non so cosa mi rimarrebbe. Ma sperare fa anche paura. Io spero che tutto questo finisca e che la mia anima possa drogarsi finalmente con dosi di felicità, ma non succede. Non sono sicura di volere conoscere il mio limite. Vorrei tanto che la mia dose di dolore non lo superasse.
L’odio è un veleno che corrode l’anima di chi lo prova.
Mamma, noi uniti e indivisibili da un legame indissolubile fatto di amore sconfinato che va oltre questa vita che troppo presto ci ha separato.