Rosalia Raineri – Libri
Ma se discuterne soltanto non serve a nulla, se agire per qualcosa che ha il suono di “rivoluzione” fa ridere anche i sassi, se non ci lasciano spazio, se nessuno si aspetta di più da noi, cosa ci resta da fare?
Ma se discuterne soltanto non serve a nulla, se agire per qualcosa che ha il suono di “rivoluzione” fa ridere anche i sassi, se non ci lasciano spazio, se nessuno si aspetta di più da noi, cosa ci resta da fare?
Che cosa buffa quella. Voglio dire, lei era giovanissima e via discorrendo, e se vedete una ragazzo che mette la mano sulla nuca di qualcuno, sono sempre quasi tutte sui venticinque o i trent’anni, e di solito lo fanno ai loro mariti o ai loro bambini… ma se lo fa una ragazza giovanissima eccetera eccetera, è così carino che rischi di restarci secco.
Con l’idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.
Era questa la parte più straziante della tortura che spesso impartiva a se stesso: raccogliere frammenti di quel che lei gli aveva detto o scritto in precedenza e incollarli nella sua mente in modo da creare vividi collage di dolore e abbandono.
Puoi trovare decine, centinaia di libri e ammirarli per qualsiasi ragione tu voglia, ma non ti serviranno a niente, se i libri e la conoscenza non trovano te.
Ma quando è la memoria a perdere qualche cosa, come avviene allorché dimentichiamo e cerchiamo di ricordare, dove mai cerchiamo, se non nella stessa memoria? Ed è lì che se per caso ci si presenta una cosa diversa, la respingiamo, finché capita quella che cerchiamo. E quando capita diciamo: “è questa”, né diremmo così senza riconoscerla, né la riconosceremmo senza ricordarla.
Sottrarsi alla passione, o abbandonarsi ciecamente: quale di questi atteggiamenti è il più distruttivo?