Rosaria Brancato – Stati d’Animo
Chiedere aiuto non è una vergogna, semmai una prova di sopravvivenza!
Chiedere aiuto non è una vergogna, semmai una prova di sopravvivenza!
Nonostante le nuvole nere, io continuerò a far brillare il mio cielo.
All’impossibile prediligo di gran lunga l’imponderabile. Il primo lo culli ingenuamente, il secondo ti strattona violentemente. Puoi immaginare persino quel che non è e mai sarà, ma dinanzi al brivido dell’inatteso sei vulnerabile, stordito, privo dell’egida della ragione, libero dalla placenta della consuetudine, barcollante nell’ignoto. Insolitamente vivo.
Lo cerco e mi nascondo perché mi toglie il fiato, questo soffio di vento, accarezza e toglie il respiro. Lo sento, non riesco a muovermi, come brivido percorre la pelle, ribelle vuole vivere.
C’è chi dimentica troppo in fretta, Io perdono ma non dimentico.
Tutti sono bravi a giudicare, ma, solo pochi, si sforzano di capire.
Poi ti rendi conto che non erano problemi, erano attimi. Gli attimi restano finché li pensiamo come problemi, nel momento in cui cessiamo essi fanno ciò che è nella natura delle cose lasciate a se stesse: scivolano sul tessuto del tempo. Non è certo la regola, ma penso che la regola non sia un vincolo ma solo una porzione di ciò che siamo in grado in quell’attimo di vedere.