Rosaria Esposito – Accontentarsi
Nella vita c’è chi si accontenta di quel che passa il convento e chi, invece, di quel che passa col vento.
Nella vita c’è chi si accontenta di quel che passa il convento e chi, invece, di quel che passa col vento.
Che importanza ha se non sei il miglior genio inventore del mondo come lo è stato Leonardo Da Vinci o se non sei il miglior centometrista del mondo come Bolt, tu sei il miglior te stesso dell’universo e nessuno batterà mai il tuo record. Che fallito.
Non sempre ciò che desideriamo è a portata di mano. Non sarebbe meglio accontentarsi nel frattempo, piuttosto che crogiolarsi senza risultato e magari senza ottenere mai nulla? Spesso le cose arrivano da sole quando meno te lo aspetti.
Ci sono piaceri per tutte le condizioni; limitate i vostri desideri, misurate le vostre forze, starete bene qui o starete male dappertutto.
La voglia di cancellare le tue orme, di cancellarti dalla faccia della terra combatteva con la speranza di trovare sempre qualcosa di bello, ogni giorno, e non era difficile, era tutto un gioco che faceva giri strani attorno alla parola “accontentarsi”.
Serve molto coraggio per rischiare di essere davvero felici.
A volte proviamo sentimenti, emozioni, sensazioni, illuminazioni fugaci, che non riusciamo ad esprimere attraverso un pensiero razionale.Sono troppo complessi o troppo semplici. Non li comprendiamo a pieno con la ragione, ma ci colpiscono e non vogliamo che svaniscano all’improvviso, così come sono sopraggiunti.E tuttavia non troviamo le parole adatte per comunicarli in modo diretto, logico, comprensibile, chiaro così iniziamo a guardare dentro di noi e a scrivere ciò che sentiamo davvero.. E così che nascono le poesie.