Rosario Chippari – Stati d’Animo
Ed è così, urlando in un cielo grigio e silenzioso, che cadono le idee come questa pioggia.
Ed è così, urlando in un cielo grigio e silenzioso, che cadono le idee come questa pioggia.
Non voglio viverla una vita così, a correre dietro a speranze e illusioni. E correre, correre e correre ancora, per poi raggiungere l’ennesima delusione di un’illusione, di una speranza fallita. Non voglio una vita fatta di corse per raggiungere ciò che desidero, voglio una vita che mi spinga a vivere e non ad aggrapparmi a speranze per poi sopravvivere. Non è vita, è morire giorno dopo giorno, respirando l’aria di fallimenti, di delusioni, di illusioni. Voglio respirare la felicità e la soddisfazione. Non chiedo molto, non chiedo altro.
Son di me felice quando nessuno piega la mia stabilità!
Era quasi deludente. Pareva proprio che quando lo stress e la follia sparivano dalla mia vita quotidiana non mi restasse altro su cui contare.
La “fantasia” offre risorse nascoste inimmaginabili ma può preludere alla catastrofe se non si conclude in noi vivacizzando la nostra piena capacità di amare.
Sono diventata un’isola. Una terra distrutta, devastata, dove non cresce più niente e gli orizzonti sono desolati. Sì, questa sono io.
Come foglie d’autunno leggeri volano i pensieri, sospesi dal vento oltre il tempo. Su di essi scintillano perlacei riflessi… rugiada di sogni.
Non voglio viverla una vita così, a correre dietro a speranze e illusioni. E correre, correre e correre ancora, per poi raggiungere l’ennesima delusione di un’illusione, di una speranza fallita. Non voglio una vita fatta di corse per raggiungere ciò che desidero, voglio una vita che mi spinga a vivere e non ad aggrapparmi a speranze per poi sopravvivere. Non è vita, è morire giorno dopo giorno, respirando l’aria di fallimenti, di delusioni, di illusioni. Voglio respirare la felicità e la soddisfazione. Non chiedo molto, non chiedo altro.
Son di me felice quando nessuno piega la mia stabilità!
Era quasi deludente. Pareva proprio che quando lo stress e la follia sparivano dalla mia vita quotidiana non mi restasse altro su cui contare.
La “fantasia” offre risorse nascoste inimmaginabili ma può preludere alla catastrofe se non si conclude in noi vivacizzando la nostra piena capacità di amare.
Sono diventata un’isola. Una terra distrutta, devastata, dove non cresce più niente e gli orizzonti sono desolati. Sì, questa sono io.
Come foglie d’autunno leggeri volano i pensieri, sospesi dal vento oltre il tempo. Su di essi scintillano perlacei riflessi… rugiada di sogni.
Non voglio viverla una vita così, a correre dietro a speranze e illusioni. E correre, correre e correre ancora, per poi raggiungere l’ennesima delusione di un’illusione, di una speranza fallita. Non voglio una vita fatta di corse per raggiungere ciò che desidero, voglio una vita che mi spinga a vivere e non ad aggrapparmi a speranze per poi sopravvivere. Non è vita, è morire giorno dopo giorno, respirando l’aria di fallimenti, di delusioni, di illusioni. Voglio respirare la felicità e la soddisfazione. Non chiedo molto, non chiedo altro.
Son di me felice quando nessuno piega la mia stabilità!
Era quasi deludente. Pareva proprio che quando lo stress e la follia sparivano dalla mia vita quotidiana non mi restasse altro su cui contare.
La “fantasia” offre risorse nascoste inimmaginabili ma può preludere alla catastrofe se non si conclude in noi vivacizzando la nostra piena capacità di amare.
Sono diventata un’isola. Una terra distrutta, devastata, dove non cresce più niente e gli orizzonti sono desolati. Sì, questa sono io.
Come foglie d’autunno leggeri volano i pensieri, sospesi dal vento oltre il tempo. Su di essi scintillano perlacei riflessi… rugiada di sogni.