Rosita Matera – Frasi sulla Natura
I papaveri sono le gemme del cielo che hanno preso fuoco per amore della terra.
I papaveri sono le gemme del cielo che hanno preso fuoco per amore della terra.
Se potessimo catturare sprazzi di pensiero positivo, vestiremmo il mondo di nuovi colori.
Si aggira nel bosco un uomo timido e incontra lo schivo capriolo. La macchia li protegge entrambi.
Lirica d’odori, tra petali e maggese brina mattutina che il brillar preziosa rese allorché, orfano di Morfeo alla prima luce sciolsi sguardo e sensi fin giù alla Sacra foce.
Pesci e conchiglie sono le ricchezze dell’oceano.
Ti ringrazio vento, perché ti dai un gran da fare: mentre mi godo il fresco, l’aria sta a sudare.
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.