Scrivere è parlare e parlarsi. La parola è troppo bella perché siamo noi, ognuno di noi; se solo sapessimo apprezzare le parole (senza buttarle), imparando ad accarezzarle, sarebbe un mondo – forse – diverso! Ho, sin da piccolo, percepito la parola come suono melodioso che penetra il cuore perché è attraverso la parola che si scopre un mondo. Tutto è parola e senza la parola le meraviglie del mondo non sarebbero state come sono perché è la parola a rendere l’anima di ogni cosa. Negli anni, ho scoperto che la parola, adagiata su un foglio bianco, diventa una foto; si, proprio così, rende un’immagine, sprigionando forza/luce evocativa/emotiva. Accarezzando il foglio con l’inchiostro, ritrovo me stesso – anzi – l’altro me stesso: mi scopro passo dopo passo e, scoprendo me stesso, scopro anche gli altri. Scrivo perché tante emozioni vanno trascritte per non essere temute o dimenticate.