Rosita Matera – Sorriso
La Speranza ha il volto di un bimbo che semina germogli nel campo dell’attesa con un tale entusiasmo, da riuscire sempre a generare le copiose acque dell’amore.
La Speranza ha il volto di un bimbo che semina germogli nel campo dell’attesa con un tale entusiasmo, da riuscire sempre a generare le copiose acque dell’amore.
Quelle persone che ogni volta ti dicono di sorridere, sono quelli che hanno più bisogno di sorridere, perché dentro di loro è tutto buio, pieno di tristezza, la loro anima non si dà pace nel vederti sempre felice.
Ogni uomo racchiude dentro di sé un albero unico e speciale, i cui rami sono energia, amore, creatività e intelligenza. Ognuno di noi può coltivarlo quotidianamente con la certezza che un giorno quell’albero darà i suoi frutti, oppure lasciarlo deperire nell’arido terreno dell’indifferenza.
Il tuo sorriso mi scalda il cuore, mi avvolge l’anima di gioia, il tuo sorriso risplende d’amore colora d’emozione, il tuo sorriso è la mia primavera che sboccia sul viso. Sì, il mio sorriso sei tu.
E capii che dietro il più bel sorriso che avessi mai visto, c’era una donna a cui qualcuno aveva tolto molte volte la voglia di mostrarlo.
Ogni forma di vita nasce dall’incontro di due forze che, fondendosi in un unico abbraccio generato dall’amore, danno inizio ad un nuovo ed emozionante capitolo del libro dell’esistenza. Infatti, l’antico ed il nuovo formano la storia, il cielo e la terra generano montagne, il sole e la luna scandiscono il giorno, il maschile ed il femminile creano l’armonia dell’universo.
La libertà era un seme d’oro che un giorno Dio mise nel cuore dell’uomo. Da quel giorno, l’uomo ebbe il potere su se stesso e su ogni creatura di poter sciogliere ogni catena, ogni nodo e ogni barriera, se solo l’avesse desiderato. Quello stesso giorno un uccellino finì intrappolato in un rovo di spine. L’uomo, impietosito dal verso lamentoso del passerotto, lo afferrò con delicatezza liberandolo dalle acuminate spine che lo tenevano prigioniero. Dio, colpito da quella storia, donò un paio d’ali a tutti gli uccelli esistenti al mondo, affinché fossero in grado di salvarsi dai pericoli volando oltre gli ostacoli. E fu da allora che gli uccelli divennero per noi simbolo di sconfinata ed eterna libertà.