Rossana Emaldi – Abitudine
Io non sono mai puntuale, arrivo sempre in anticipo.
Io non sono mai puntuale, arrivo sempre in anticipo.
Sono entrata in molte case, ma l’ho fatto sempre con gentilezza e chiedendo il permesso, perché è come entrare dentro ad un cuore.
I muri invalicabili sono sempre i più ambiti da scalare.
Tratta giustamente sempre bene una persona, ma non fare modo che diventi una sua abitudine…
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola! Ci sono sempre per me, quando mi chiamo non ho impegni, non mi infastidisco per la perdita di tempo, mi capisco, so perfettamente cosa voglio dire quando parlo confusamente tra i singhiozzi, mi scuso da me e non ci sono conseguenze, equivoci od offese quando do di matto. So compatirmi e tollerarmi quando sono odiosa fino all’inverosimile, ingestibile, villana e capricciosa. Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola perché se dovessi aspettare che qualcuno lo faccia, morirei di freddo. Non ho a chi chiederli questi abbracci, ma dopo un po’ non se ne sente neppure la mancanza, o l’esigenza, si ha solo la percezione di un retrogusto che sa di calore e completezza quando se ne ricevevano; probabilmente, se ci fosse qualcuno a donarmeli, li rifiuterei non riconoscendone l’intenzione.
E continuiamo a parlar d’amore per vizio o per abitudine.