Rossana Emaldi – Tempi Moderni
Il sesso virtuale? È come fare l’amore sottovetro, unico vantaggio? Non si corre il rischio di prendere qualche malattia.
Il sesso virtuale? È come fare l’amore sottovetro, unico vantaggio? Non si corre il rischio di prendere qualche malattia.
Prima c’era la collezione di farfalle, adesso è il momento di: perché non ci vediamo un film a casa noi due. Quel film lo si sceglie insieme perché la ragazza, oltre alle avances, non debba sopportare l’uomo ragno esecrando i ragni, le guerre stellari essendo un pacifista, o un film iraniano amando Brad Pitt.
“Papà” dissero i bambini, “le mucche sono come i tram? Fanno le fermate? Dov’è il capolinea delle mucche?””Niente a che fare coi tram” spiegò Marcovaldo, “vanno in montagna.””Si mettono gli sci?” chiese Pietruccio.”Vanno al pascolo a mangiare l’erba.””E non gli fanno la multa se sciupano i prati?”
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Quante volte nella vita gettiamo al vento momenti che potrebbero essere unici e irripetibili, solo per il timore di soffrire, per poi soffrirne comunque per avere rinunciato a viverli.
Non appoggerò i piedi su Marte: non calpesterò il sogno.
Difficile capire il perché, persone iscritte ai Social Network si meravigliano quando ricevono una cosiddetta “fregatura”. Dovrebbero meravigliarsi invece, quando vengono riempiti di consensi, attenzioni, gentilezze, eccetera che non hanno mai ricevuto nella vita reale. Troppo facile sparare a zero dopo, se si chiama mondo virtuale ci sarà pure un motivo, quindi come ci si esalta nei momenti migliori e si accettano, così dovrebbe essere anche per il contrario.