Rossana Emaldi – Vita
Non esiste un modo per vivere una vita perfetta, esiste però il modo di accettarla così com’è.
Non esiste un modo per vivere una vita perfetta, esiste però il modo di accettarla così com’è.
La luce è una componente intrinseca del progetto e dell’oggetto architettonico, un mezzo per comunicare con le persone e con le architetture confinanti.É un vettore che misura lo spazio e il tempo, che rallenta attraverso i materiali e accellera liberandosene fino a stabilizzarsi nel vuoto.É una vera e propria superficie geometrica, con delle regole mutanti a seconda del luogo, del tempo e dell’umore.
Se volete che una coincidenza significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi offra. L’imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora accorti di essere dei protagonisti.
Un tornado ha sconvolto la mia vita: quando è suonata la sirena io stavo cercando di salvare tutto ciò a cui tenevo in quel momento, ma non ce l’ho fatta: un po’ per la mia debolezza in quel maledetto momento, un po’ perché quel tornado soffiava troppo forte. Ha spazzato via tutte le mie convinzioni, facendo spazio a qualcosa di nuovo che non avevo mai conosciuto prima.
Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo giorno, ed assaporerai molto più intensamente la tua vita, senza perderti neppure un brivido.
Essere duri con chi sta passando un brutto momento significa solo ritrovarci più soli quando un giorno toccherà a noi.
Chiedeva perdono a un Dio che desiderava vicino, trascendenza trasposta sempre in vita terrena, dialogo interiore per chi si è sempre saputo orfano. Perdono per non essere in grado di mantenere la sua promessa. Dedizione, assistenza, comprensione, conforto, fiducia, ricerca, tutto qui il Sacro Matrimonio? Intenzioni. Dove sono l’intimità, la gioia, il progetto, e dove sono le mani che accarezzano una pancia tesa e lucida, curve mentali a ingoiare futuro. Claire da quando stava con Claudio si era sempre pensata filiforme, quasi incapace di ingoiare futuro. L’amore poi è ancora un’altra cosa. Un’altra casa, non sempre fatta di mattoni. Claire voleva una famiglia, lei che non aveva mai avuto una, una normale. Era stata un caso particolare sin da quando ne aveva avuto coscienza. E memoria. Spiegare agli altri bambini che sua madre c’era, ma altrove, in cielo. E suo padre c’era, ma altrove, via lontano. E la sua casa c’era, ma non proprio sua, ci abitava con chi si prendeva cura di lei. E la sua città c’era, ma altrove, perché le sue radici erano altre. Le trovava nei racconti caldi fatti per lei da parenti e adulti. Caldi come un pile d’inverno.