Rossana Merlino – Vita
A volte a essere troppo sinceri si corre il rischio di essere presi per falsi! Eh già. È un controsenso. Ma di che ci stupiamo? La stessa vita è un controsenso, è una continua lotta per non “morire”.
A volte a essere troppo sinceri si corre il rischio di essere presi per falsi! Eh già. È un controsenso. Ma di che ci stupiamo? La stessa vita è un controsenso, è una continua lotta per non “morire”.
Se riesci a vivere con quel poco che hai, senza perdere il sorriso, sei ricco senza saperlo. Se non riesci a vivere nonostante tutte le ricchezze che possiedi e continui a lamentarti per qualcosa che non hai, sei uno schiavo e non te ne accorgi.
L’ostinazione peggiore che produce male a se stessi e agli altri, è quella di sentirsi nel giusto, di non voler assolutamente cambiare atteggiamento radicandosi nella presunzione, nell’orgoglio, nell’invidia e nella gelosia. Il voler a tutti i costi far primeggiare il proprio ego su tutto e tutti non fa altro che distruggere il bene e aumentare i problemi fortificandone le conseguenze. Come si dice: c’è chi si rovina la vita con le proprie mani ma dà la colpa a situazioni negative e ad altre persone. Ognuno, invece, è artefice del proprio destino o per meglio dire della costruzione o distruzione della propria vita.Con la zappa si zappa il terreno, per coltivarlo e veder poi crescere col tempo i frutti, altri invece zappano la propria fossa.
La Ragione escogita misure di Tempo e di Spazio e ne ritaglia scampoli che i suoi limiti possono contenere.
Vivi nel presente, ricorda il passato, e non temere il futuro, perché il futuro non esiste e mai esisterà. C’è soltanto il momento presente.
La vita ci scazzotta di continuo per poi lasciarci appena un pugno di mosche.
Il teatro della vita è una grande esplosione di filosofia, psicologia. nulla le sfugge, quando se qualcuno ecco che lei cambia le regole affermando che oggi come oggi il gioco di ruolo avvolge maschi e femmine nell’uguagliare avvicinandosi al sesso opposto. L’una per la indipendenza e la padronanza della vita come di se stessi, l’altro per elogiare quella bellezza che nell’arte veniva sempre raffigurato nei nudi di donna.