Rossana Virò – Stati d’Animo
La notte accende l’immaginazione che spesso il giorno non distingue.
La notte accende l’immaginazione che spesso il giorno non distingue.
Mi nutro di primavere solo mie. I miei colori. I miei climi. Si portano dietro cime innevate ed il freddo degli animi. Dipingono giornate di pioggia sulle pareti della stanza cadere a goccia di lacrima come vernice fresca e creare solchi che scavano l’intonaco delle guance seguire lo zigomo in una curva perfetta generare iperbole tra gli assi della tristezza cadermi adiacente al cuore tangente alle intime devastazioni. Odorerei la seta d’una rosa finta con lo stesso abbandono di una vera se la morte dei petali di quelle secche non m’emanassero ancora essenze vive.
Mi manca quella leggerezza con cui aspettavo chissà cosa.
– Perché ti isoli? Perché stai solo?- Io non mi isolo per stare da solo. Mi isolo per stare con me stesso.
Vorrei solo prendere il dolore, strapparlo e buttarlo via nel mare.
Io, quella che non ascolta musica qualsiasi. Io, quella che non vede solo le cose comuni. Io, quella che non legge solo quello che colpisce. Io quella che ama le tradizioni non le mode passeggere. Io quella che sogna un mondo pieno di sfumature che possono migliorarlo. Io, quella che scrivo me stessa per arrivare agli altri perché a parole perderei la magia dei sentimenti che ho dentro.
Se sta sbocciando qualcosa dentro te non la confondere con la primavera è solo qualcosa che si avvera…