Rossana Virò – Stati d’Animo
La notte accende l’immaginazione che spesso il giorno non distingue.
La notte accende l’immaginazione che spesso il giorno non distingue.
È facile non sentire freddo, quando si hanno le spalle ben coperte.
Lascio tutto e vado via. Prendo il treno e scappo via. Non torno più in questa monotonia. Vado e porto via la mia pazzia.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Non mi preoccupa il vuoto che ho intorno. Mi spaventa il vuoto che ho dentro.
Quando mi chiudo nel silenzio non è perché voglio fare la vittima, magari ho solo voglia di ascoltarmi, capire cosa mi sta accadendo, metabolizzare e ripartire. Ognuno di noi ha un suo modo di reagire e come io cerco di capire gli altri, a volte vorrei si provasse a capire me.
A volte sono così lontana da me che nemmeno lo zoom mi fa sentirmi vicina.