Rossana Virò – Stati d’Animo
La sensibilità è un dono che porta in sé quella comprensione che a volte fa versare lacrime, mettendo a nudo l’anima.
La sensibilità è un dono che porta in sé quella comprensione che a volte fa versare lacrime, mettendo a nudo l’anima.
Ciò che non smuove l’anima è superfluo.
L’odio è un malcontento attivo, l’invidia un malcontento passivo. Per questo non ci si deve maravigliare se l’invidia sfocia così presto nell’odio.
Meglio sempre una scioccante verità che una vita nell’oblio delle convinzioni di sapone…
Penso al passato perché non riesco a vedere un presente.
Si pensa che attraversare il “grande freddo” sia un viaggio come un altro. Che quel “biglietto” di sola andata non faccia paura. Si pensa di non avere bisogno di niente e di nessuno. Ma si sbaglia, sai? Si viaggia da soli in mezzo al freddo, nascono le paure che non sapevi di avere. Le certezze vanno a farsi “fottere”. E tutto è così maledettamente difficile e complicato. La speranza di un po’ di pace non ti basta, non sazia la tua consapevolezza del dopo, perché di “quel dopo” non sai che fartene. Quel salto di “dimensione” è un salto così difficile da compiere, anche con “la freddezza della serenità”. E non ti basta neppure credere in Dio, o sperare che ci sia un Dio ad accoglierti alla fine di quel viaggio, per renderlo un “viaggio accettabile”. Perché “quella fermata” non è accettabile. E quel cuore sterile vorrebbe battere di nuovo.
La notte è la mia vita. La tranquillità è la mia casa. Il silenzio è la mia musica.