Rossella Porro – Abilità
Non si deve mai confondere la perseveranza con l’ostinazione: le battaglie che durano più del necessario non hanno vincitori, ma solo vinti.
Non si deve mai confondere la perseveranza con l’ostinazione: le battaglie che durano più del necessario non hanno vincitori, ma solo vinti.
Io sono ciò che scrivo, ma anche ciò che non scrivo, io sono ciò che dico, ma anche ciò che non dico e sono ciò che vedi, ma anche ciò che non vedi.
Il tempo in cui viviamo oggi tende a consumarci dal consumismo a smaterializzarci dalla ricerca disperata di aggiungere materia alla materia, apparenza all’apparenza, esasperazione nella ricerca del concetto comune e trainate di ciò che è e di ciò che non è riconosciuto dai più, consumazione dei giorni passati nell’inettitudine di un’apparenza ingannevole e meramente priva di supporti nelle relazioni umane e comportamentali.L’abilità sta nel trovare il “canale conduttore” che delinei i marcatori essenziali per la sopravvivenza a tutto ciò; ognuno deve trovare il suo attraverso la differenziazione, la non omologazione comune, l’originalità dell’accettazione dell’essere come si è con il perseguimento della “differenziazione” che ognuno, nel suo piccolo può ottenere sia egli un nobile borghese o un mercante di stracci.L’abilità sta nell’essere uomini nel momento in cui “l’uomo”, (sia egli donna o uomo), smette di essere tale nei nostri confronti e di esserlo con forza nuova quando vi è un confronto alla pari con i propri simili.L’abilità è un mezzo: non un fine!
Non seguo la massa, viaggio da sola per le vie del “distinguermi”.
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare.
La scuola ha senso per gli ultimi, giacché i primi hanno sempre una via di fuga o se la comprano.
Nulla mantiene nell’ombra quanto la voglia di apparire.