Rossella Porro – Paura & Coraggio
Sul cigliodi un dirupo stendi le tue aliargentee nel solemattutinoanche questa notteè passata.
Sul cigliodi un dirupo stendi le tue aliargentee nel solemattutinoanche questa notteè passata.
Troppo spesso è la paura di rimanere soli, che ci fa essere solo un piccolo punto e non l’infinito
Non chiamare amico chi sa solo lusingarti perché il vero amico è chi non teme…
Sopravvissuta.Arrivano sottili, immediate e lancinanti, tra occhi, orecchi e bocca, le spade, per quello che hanno visto, che hanno udito e che non hanno potuto urlare…Più lenta, sinuosa e uncinata, nello stomaco, un’altra taglia le viscere e poi le torce in un groviglio inestricabile di serpi annidate che si mangiano l’un l’altra…Lunga, sibilante e strisciante nella testa penetra la spada, aprendo squarci di ricordi, alcuni vividi e altri più sgangherati, che più li ricordi e più ti fanno male e più penetra e più capisci ciò che non vorresti capire mai!Infine fredda, prepotente e sicura l’ultima colpisce al cuore che si spacca inesorabilmente, sanguina, perde amore e trova rabbia…perde amore e trova amarezza… perde amore e trova odio!Trafitta tra corpo e anima devo ancora vivere!
Ci vuole un grande fegato per andare avanti, e due grandi palle per distruggere tutto quello che ci affronta.
Un’ombra scura di cristallo viaggia sugli scivoli setosi della mente. L’eco di un sorriso prepotente, con il suo martello fatto di fiori, la colpisce d’improvviso. In un’istante lei si dissolve: questa volta non terminerà la sua corsa verso la paura.
Non temo chi mi affronta, ma chi ha il sorriso falso.