Rula Jebreal – Libri
Nulla è deciso, però nulla è per caso. Sei tu l’artefice del tuo destino.
Nulla è deciso, però nulla è per caso. Sei tu l’artefice del tuo destino.
Lei domanda se i suoi versi siano buoni. Lo domanda a me. Prima lo ha domandato ad altri. Li invia alle riviste. Li confronta con altre poesie, e si allarma se certe redazioni rifiutano le sue prove. Ora, poiché mi ha autorizzato a consigliarla, le chiedo di rinunciare a tutto questo. Lei guarda all’esterno, ed è appunto questo che ora non dovrebbe fare. Nessuno può darle consiglio o aiuto, nessuno. Non v’è che un mezzo. Guardi dentro di sé. Si interroghi sul motivo che le intima di scrivere; verifichi se esso protenda le radici nel punto più profondo del suo cuore, confessi a se stesso: morirebbe, se le fosse negato di scrivere? Frughi dentro di sé alla ricerca di una profonda risposta. E se sarà di assenso, se lei potrà affrontare con un forte e semplice «io devo» questa grave domanda, allora costruisca la sua vita secondo questa necessità. La sua vita, fin dentro la sua ora più indifferente e misera, deve farsi insegna e testimone di questa urgenza. Allora si avvicini alla natura. Allora cerchi, come un primo uomo, di dire ciò che vede e vive e ama e perde.(da “Lettera a Franz Xaver Kappus del 17 febbraio 1903”)
Restava solo una persona. In realtà era sempre stata l’unica.
Quanto è radicato, quanto è profondo e folle l’odio dell’uomo per l’uomo: per una idea, per un confine è capace di seminare la morte tra le generazioni future.
Un buon autore è come il caffè, che sia lungo, corto, irish, corretto o alla napoletana, ciò che conta è il chicco buono.
Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare.
Oggigiorno si conosce il prezzo di tutto, ma non si conosce il valore di niente.