Sabina Colloredo – Libri
Io non ce la faccio più! Non è possibile, qui bisogna parlare con la mamma. Qualcuno deve occuparsi di te. Sei nell’età critica. Io non sono tuo padre, né tua madre. Non posso starti dietro. Ho anche gli esami.
Io non ce la faccio più! Non è possibile, qui bisogna parlare con la mamma. Qualcuno deve occuparsi di te. Sei nell’età critica. Io non sono tuo padre, né tua madre. Non posso starti dietro. Ho anche gli esami.
Non sono mai riuscito a cancellare… l’agonia. Il mio cuore non batteva da quasi novant’anni, ma stavolta è andata diversamente. Non lo sentivo più, al suo posto c’era un vuoto. Come se ti fossi portata via tutto ciò che avevo dentro.
Amico, i cuscini non si rompono. Prova con qualcosa che si rompe.
È uno strano fisico, il mio. Non ricordo di essermi mai sentito stanco per il lavoro, e invece l’ozio mi sfinisce.
Più in alto, dietro il vetro. Gioia e dolore. Pallina guarda Babi sparire con lui, finalmente incoerente e sincera. Maddalena guarda Step sparire con lei, colpevole solo di non averla amata né di averglielo mai lasciato credere. E mentre i due, freschi d’amore, escono in strada, Maddalena si lascia cadere sul divano lì vicino. Disillusa, da sola, così come da sola si è illusa. Rimane con un bicchiere vuoto fra le mani e qualcosa di più difficile da riempire dentro. Lei, semplice concime di quella pianta che spesso fiorisce sopra la tomba di un amore appassito. Quella rara pianta il cui nome è felicità.
Posso toccarti… solo per un attimo?
Sangue, gocce scarlatte che visitano il cuore.