Sabina Nuzzo – Stati d’Animo
Sono io a sorriderle e a furia di strattonarla, stuzzicarla, solleticarla la vita mi ricambierà.
Sono io a sorriderle e a furia di strattonarla, stuzzicarla, solleticarla la vita mi ricambierà.
I colori sono gli occhi che guardano l’azzurro del cielo, sono le mani che accarezzano i fiori e si sporcano dei loro petali, sono le lacrime di un bimbo che specchia la luce del sole, sono il volo di un gabbiano e la spuma di un’onda che tingono di candore il mare. I colori sono l’espressione di un’anima che prega e dipinge arcobaleni dopo la pioggia del dolore.
L’urlo dell’assenza è un’enfasi d’appartenenza.
Sarà una bellissima giornata, è quello che mi dico tutti i giorni appena mi sveglio, e ci credo.
Ho sempre molto da dire, quando parlo con me stesso.
Come una fotografia impressa nella mente dove scorrono immagini di emozioni, frammenti di vita che si conservano per non morire mai immagini di strade, di fiori, immagini di città e di mari, immagini che solo a guardarli ti emozioni talmente tanto che a volte ti capita di rimanere senza parola. Immagini di mani che sfiorano un viso stanco e che lo scaldano attraverso la luce di un cuore che ti ama, di un’anima che brilla e che desidera di essere stretta tra le braccia di un bacio sognato, un bacio sussurrato dall’ebrezza dei sospiri, e poi lo senti scivolare nel cassetto dei ricordi, in un cassetto che quando lo riapri le lacrime scendono inaspettatamente senza nemmeno accorgersi che quelle lacrime sono il frutto di un amore lontano. E come una fotografia la porti al petto per scaldarla dai battiti di un lieve ricordo.
Le belle facce, le parole sporche. E non ci sto, non lo accetto. Non sono mai stata brava a farmi andare bene tutto. Che son qui per combattere e magari ferirmi. Che la voglio dire tutta e poi magari pentirmi. Mi seguo da sola, non inseguo nessuno. Lo riconosco il marcio che scivola nel buio.