Sabina Nuzzo – Stati d’Animo
Sono io a sorriderle e a furia di strattonarla, stuzzicarla, solleticarla la vita mi ricambierà.
Sono io a sorriderle e a furia di strattonarla, stuzzicarla, solleticarla la vita mi ricambierà.
Scrivo della libertà nella prigione mia.
La disperazione stessa, per poco che duri, diventa una sorta d’asilo nel quale ci si può sedere e riposare.
Ho voglia di ritornare a sognare a credere che anche io merito di essere amato. Di poter credere che sotto questo cielo ci sia da qualche parte nel mondo qualcuna pronta ad accettarmi e condividere con me le meraviglie del mondo. O almeno del mio mondo.
Nel profumo estivo cerco incessante il ricordo della prima volta, a volte nitido, a volte orbo. Le notti serene nella mente, uragani nel cuore non trovano pace, eppure se ascolti ho voce, la voce dei pensieri che se lasciati alla libertà di parola, a volte fanno male.
Vivere un’emozione senza lasciarsi andare per paura di soffrire, è un po’ come giocare a poker senza puntare mai per paura di perdere i soldi.
Vorrei non essere cemento come sono adesso, per lasciare da parte l’orgoglio che mi divora, la possessione che mi ossessiona e i pensieri rivolti a un nulla che non mi appartiene.