Sabrina Bertocchi – Filosofia
È più facile vivere sognando, che vivere camminando nei propri sogni.
È più facile vivere sognando, che vivere camminando nei propri sogni.
Non ha senso un soggetto conoscente senza contenuti mentali.
La normalità è il rifugio dei mediocri.
Tutto ciò che si disprezza davvero non suscita solo indignazione, ma anche un incontrollabile senso di nausea.
Gorgoni, Idre e Chimere, le atroci storie di Celeno e delle Arpie, possono riprodursi nel cervello superstizioso: ma esse erano già lì.Sono trascrizioni, tipi: gli archetipi sono dentro di noi e sono eterni. Come potrebbe accadere altrimenti che lo spettacolo di ciò che, al risveglio, sappiamo essere falso colpisca tutti noi? Forse che concepiamo il terrore per tali oggetti in modo naturale, considerandoli capaci di infliggerci di danni corporali? Oh, no, affatto! Questi terrori sono di origine più antica.Sono più antichi del corpo, ovvero, anche se non esistesse il corpo, sarebbero gli stessi… Che il genere di terrore di cui stiamo trattando sia puramente spirituale, che esso sia forte, rispetto alla sua mancanza di soggetto, che esso predomini nel periodo della nostra infanzia innocente, sono tutti problemi la cui soluzione potrebbe richiedere di penetrare in qualche modo nella nostra condizione ante-moderna e gettare perlomeno uno sguardo furtivo nella terra d’ombre della preesistenza.
Spesso non diciamo ciò che pensiamo realmente per non dover pensare troppo a ciò che diciamo.
Per l’uomo il carcere più duro è il peccato. Esso imbriglia e l’anima e il corpo.