Sabrina Bertocchi – Vita
Come può il cielo non sorridere e piangere di noi esseri che camminando inciampiamo nei nostri stessi passi, piegandoci ci riallacciamo le stringhe per incampare nuovamente?
Come può il cielo non sorridere e piangere di noi esseri che camminando inciampiamo nei nostri stessi passi, piegandoci ci riallacciamo le stringhe per incampare nuovamente?
La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte.
Tutti vogliono la pace; almeno a parole, ma nessuno è veramente in pace dentro il suo Essere.E nessuno vuole veramente ed esclusivamente la pace, perché questa comporta responsibilità e, non arriva da sola.Inoltre la nostra gioia la attingiamo dal pozzo riempito da lacrime dei nostri simili.
Ogni stagione ha i suoi frutti, di stagioni noi ne abbiamo solo una: a vita.
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l’andare degli anni si soffre sempre di più?
Quando si è fragili si ha sempre paura del mondo, di ciò che accadrà, di ciò che ci troveremo davanti e vorremmo nasconderci dalla vita, ma non si può, allora resta solo la scelta: o rassegnarsi o combattere.
Quel cerchio al dito non farà comunque di te un’anima legata. Chi non ha consorte nella mente è inutile che menta.