Sabrina De Donno – Stati d’Animo
Il passato a volte ritorna… è come un lampo improvviso e… si sa che illumina ma non fa rumore… almeno così si spera!
Il passato a volte ritorna… è come un lampo improvviso e… si sa che illumina ma non fa rumore… almeno così si spera!
Le emozioni sono come un fuoco, basta una piccola scintilla per scatenare un’indomabile fiamma.
Con il passare del tempo, scopri, che le cose apparentemente insignificanti e prive di valore, si rivelano le più preziose! Il vero tesoro è insito nella profondità delle cose; non nella quantità o nel valore materiale. È il cuore, il produttore dei migliori tesori.
Inebriante quando “musica e sentimento stuzzicano il passato”.
Mi nutro di primavere solo mie. I miei colori. I miei climi. Si portano dietro cime innevate ed il freddo degli animi. Dipingono giornate di pioggia sulle pareti della stanza cadere a goccia di lacrima come vernice fresca e creare solchi che scavano l’intonaco delle guance seguire lo zigomo in una curva perfetta generare iperbole tra gli assi della tristezza cadermi adiacente al cuore tangente alle intime devastazioni. Odorerei la seta d’una rosa finta con lo stesso abbandono di una vera se la morte dei petali di quelle secche non m’emanassero ancora essenze vive.
Quando due anime si sono abbracciate nulla può dividerle nemmeno il festino.
Oggi, mi taglio. Mi taglio fuori dal mondo, mi costringo in un angolo, senza fiatare, sennò le prendo. Oggi, mi taglio con una forbice a zig-zag e ghirigori e mi faccio venire i brividi quando le due lame non mi prendono bene la pelle e vanno di liscio, masticando appena e non tranciando di netto. Nell’ampiezza d’angolo della forbice aperta, ci sta tutta la mia ansia, l’attesa di uno “zac” che vibra nell’aria e che mi fa male ancor prima di farmene davvero; nella forbice chiusa, ci sto io, stretta, stretta, senza respiro, incastrata. Forbici in mano a sadiche Parche che tessono e recidono i fili del mio destino.