Sabrina De Donno – Vita
Non lasciare che una persona influenzi la tua vita… sì sempre tu l’artefice del tuo destino… scrivilo senza paura, cosciente dei tuoi sbagli e delle tue conquiste!
Non lasciare che una persona influenzi la tua vita… sì sempre tu l’artefice del tuo destino… scrivilo senza paura, cosciente dei tuoi sbagli e delle tue conquiste!
Sempre più spesso, alla fine, ci riduciamo a navigare in questo mondo, cullati dall’ondeggiare dell’inerzia, alla costante ricerca di un motivo per perpetuare l’imbarazzo dello stare al mondo.
Ho provato a pensare di non voler più vivere, ma la forze delle emozioni che mi trasmette la stessa, mi porta paradossalmente ad essere propenso a voler continuare questo viaggio, e ad una sorte di costante emozione dettata dal cuore, in realtà cio che conta e il modo in cui costruisci ciò che ti circonda.
Ho avuto una mano sincera più volte da perfetti sconosciuti, e sono stata tradita da chi consideravo amico.
Quanti ottimisti incontrerai durante il tuo cammino quando confiderai loro i tuoi problemi!
La libertà è una sensazione manovrata dalla corretta percezione del proprio ” Io ” e dalla sicurezza che la totale padronanza di sé comporta.
Sei approdato alle sponde della mia giovane esistenza, in un tardo pomeriggio di primavera di qualche tempo fa.Una moto intravista al di là di quella traversa a me familiare, prima curva a destra verso vie più volte percorse e che, ancora oggi, echeggiano delle risate di noi adolescenti spensierati e innamorati della vita.Il primo incontro, il primo sguardo, le prime parole tra sconosciuti, il saluto sempre più confidenziale, il primo bacio. Siamo ancora qui dopo aver attraversato mari in tempesta, dopo aver vissuto attimi di incoscienza lunghi anni interi, dopo aver scalato montagne inaccessibili e aver raggiunto vette, sempre troppo faticose.Percorsi bagnati da lacrime di dolore e rabbia, inframmezzati da propositi di vendetta che, con l’arrivo dell’età matura, sono diventati esperienza di vita.Le lacrime di oggi hanno un sapore diverso, non più ostile, il suono di quel dolore è stato spento per sempre e la vendetta l’ho delegata alla vita e ai suoi misteriosi eventi.Siamo ancora qui, non so per quanto, forse per un attimo ancora o forse per sempre. Il quotidiano spesso nemico mi ha accompagnata fino ad oggi. Il cammino del tempo mi ha investita, regalandomi i primi capelli bianchi ma, nonostante le burrasche e la solitudine da dover vivere e spiegare ad un bambino, il mio, sono qui, grata alla vita che mi ha donato l’energia per non mollare. La stessa vita che oggi mi chiede di tirar fuori dall’abisso colui che in questi anni, dietro le mie lacrime, si è illuso di comprare la felicità.
Sempre più spesso, alla fine, ci riduciamo a navigare in questo mondo, cullati dall’ondeggiare dell’inerzia, alla costante ricerca di un motivo per perpetuare l’imbarazzo dello stare al mondo.
Ho provato a pensare di non voler più vivere, ma la forze delle emozioni che mi trasmette la stessa, mi porta paradossalmente ad essere propenso a voler continuare questo viaggio, e ad una sorte di costante emozione dettata dal cuore, in realtà cio che conta e il modo in cui costruisci ciò che ti circonda.
Ho avuto una mano sincera più volte da perfetti sconosciuti, e sono stata tradita da chi consideravo amico.
Quanti ottimisti incontrerai durante il tuo cammino quando confiderai loro i tuoi problemi!
La libertà è una sensazione manovrata dalla corretta percezione del proprio ” Io ” e dalla sicurezza che la totale padronanza di sé comporta.
Sei approdato alle sponde della mia giovane esistenza, in un tardo pomeriggio di primavera di qualche tempo fa.Una moto intravista al di là di quella traversa a me familiare, prima curva a destra verso vie più volte percorse e che, ancora oggi, echeggiano delle risate di noi adolescenti spensierati e innamorati della vita.Il primo incontro, il primo sguardo, le prime parole tra sconosciuti, il saluto sempre più confidenziale, il primo bacio. Siamo ancora qui dopo aver attraversato mari in tempesta, dopo aver vissuto attimi di incoscienza lunghi anni interi, dopo aver scalato montagne inaccessibili e aver raggiunto vette, sempre troppo faticose.Percorsi bagnati da lacrime di dolore e rabbia, inframmezzati da propositi di vendetta che, con l’arrivo dell’età matura, sono diventati esperienza di vita.Le lacrime di oggi hanno un sapore diverso, non più ostile, il suono di quel dolore è stato spento per sempre e la vendetta l’ho delegata alla vita e ai suoi misteriosi eventi.Siamo ancora qui, non so per quanto, forse per un attimo ancora o forse per sempre. Il quotidiano spesso nemico mi ha accompagnata fino ad oggi. Il cammino del tempo mi ha investita, regalandomi i primi capelli bianchi ma, nonostante le burrasche e la solitudine da dover vivere e spiegare ad un bambino, il mio, sono qui, grata alla vita che mi ha donato l’energia per non mollare. La stessa vita che oggi mi chiede di tirar fuori dall’abisso colui che in questi anni, dietro le mie lacrime, si è illuso di comprare la felicità.
Sempre più spesso, alla fine, ci riduciamo a navigare in questo mondo, cullati dall’ondeggiare dell’inerzia, alla costante ricerca di un motivo per perpetuare l’imbarazzo dello stare al mondo.
Ho provato a pensare di non voler più vivere, ma la forze delle emozioni che mi trasmette la stessa, mi porta paradossalmente ad essere propenso a voler continuare questo viaggio, e ad una sorte di costante emozione dettata dal cuore, in realtà cio che conta e il modo in cui costruisci ciò che ti circonda.
Ho avuto una mano sincera più volte da perfetti sconosciuti, e sono stata tradita da chi consideravo amico.
Quanti ottimisti incontrerai durante il tuo cammino quando confiderai loro i tuoi problemi!
La libertà è una sensazione manovrata dalla corretta percezione del proprio ” Io ” e dalla sicurezza che la totale padronanza di sé comporta.
Sei approdato alle sponde della mia giovane esistenza, in un tardo pomeriggio di primavera di qualche tempo fa.Una moto intravista al di là di quella traversa a me familiare, prima curva a destra verso vie più volte percorse e che, ancora oggi, echeggiano delle risate di noi adolescenti spensierati e innamorati della vita.Il primo incontro, il primo sguardo, le prime parole tra sconosciuti, il saluto sempre più confidenziale, il primo bacio. Siamo ancora qui dopo aver attraversato mari in tempesta, dopo aver vissuto attimi di incoscienza lunghi anni interi, dopo aver scalato montagne inaccessibili e aver raggiunto vette, sempre troppo faticose.Percorsi bagnati da lacrime di dolore e rabbia, inframmezzati da propositi di vendetta che, con l’arrivo dell’età matura, sono diventati esperienza di vita.Le lacrime di oggi hanno un sapore diverso, non più ostile, il suono di quel dolore è stato spento per sempre e la vendetta l’ho delegata alla vita e ai suoi misteriosi eventi.Siamo ancora qui, non so per quanto, forse per un attimo ancora o forse per sempre. Il quotidiano spesso nemico mi ha accompagnata fino ad oggi. Il cammino del tempo mi ha investita, regalandomi i primi capelli bianchi ma, nonostante le burrasche e la solitudine da dover vivere e spiegare ad un bambino, il mio, sono qui, grata alla vita che mi ha donato l’energia per non mollare. La stessa vita che oggi mi chiede di tirar fuori dall’abisso colui che in questi anni, dietro le mie lacrime, si è illuso di comprare la felicità.