Sabrina Ducci – Tristezza
Che tristezza quando urli a squarciagola che hai la verità e non vieni creduta, perché qualcuno, prima che potessi difenderti, ha sporcato la tua immagine e le tue azioni con la calunnia.
Che tristezza quando urli a squarciagola che hai la verità e non vieni creduta, perché qualcuno, prima che potessi difenderti, ha sporcato la tua immagine e le tue azioni con la calunnia.
A essere pessimisti ci si prende. La realtà è sempre peggiore di quel che sembra. Se avete un presentimento pessimo, perseguitelo. Se va bene, verrà sfatato. Ma le cose, bene, non vanno mai.
Mi piacciono quelle persone che quando parlano ti guardano diritto negli occhi. Allo stesso modo…
Bang! Ed ecco il dolore, un terremoto nelle tue gambe, la tua gola diventa arida come un deserto, dai tuoi occhi piove, piove sui ricordi di chi c’era è se n’è andato, lasciandoti un oceano di tristezza dentro il cuore.
Esiste una sottile linea che separa le nostre aspirazioni da quella che è la realtà: la nostra volontà di agire unita alla capacità di non darsi mai per vinti può rendere possibile il raggiungimento dei nostri obiettivi, anche quando, nei momenti più bui, quella sottile linea di confine potrebbe apparire più simile ad un muro invalicabile.
La solitudine è come un tarlo che rode senza tregua, logora, tormenta…
Tutti si lamentano che sparisci, ma ce ne fosse uno che procedesse nel cercarti!