Sabrina La Rosa – Uomini & Donne
Ci sono donne con cui è meglio non iniziare nulla se, poi, non sei capace di arrivare fino alla fine.
Ci sono donne con cui è meglio non iniziare nulla se, poi, non sei capace di arrivare fino alla fine.
Mostratemi una donna frigida e, nove volte su dieci, vi mostrerò un piccolo uomo.
Che tenacia hanno le donne; anche nel dolore più atroce pur piegandosi si innalzano, nonostante i loro volti siano irrigati fa fiumi di lacrime hanno la forza di proseguire su sentieri sempre più difficoltosi.
Loro sanno accenderti il cuore e renderti migliore, ma spesso ci capita di incontrare anche di quelle che il cuore lo rubano, lo straziano e dopo avertelo distrutto te lo restituiscono.
Uomo, oggi e per tutti gli altri giorni, vorrei che tu ti ricordassi di me. Quando ti svegli sarebbe bello salutarsi con amore, quando ci scontriamo sarebbe opportuno sentire le mie ragioni, quando sei arrabbiato sarebbe giusto non prendertela con me, quando c’è la partita sarebbe bello farci una passeggiata, quando ti dico che non ho nulla sarebbe bello che tu mi abbracciassi. Uomo ti chiedo tanto, eppure io lo faccio tutti i giorni e non solo oggi e tu non te ne accorgi.
Se le persone a cui ci affezioniamo finiscono per abbandonarci, dopo averci detto di volerci bene, cosa dobbiamo aspettarci da chi ci odia?
Entrarle nell’anima. Appartenersi. Entrare in quelle stanze in cui nessuno è entrato mai. Diventare per lei quel pensiero che le scorre nel sangue e non da tregua. Essere in ogni suo respiro. Sensazioni uniche. Meravigliose. Speciali. Per questo non bastano le parole. Non basta parlare o scrivere di passione. Si parla di orgasmo dell’anima e si cerca quello del corpo. Non che ci sia nulla di male, ma la gianduia è una cosa, la nutella un’altra. Che confusione, e quanto siamo brave noi donne a credere alle parole! Seguiamo le parole come serpenti incantati dalla melodia, finché non ci svegliamo, ogni volta con un livido in più, pronte a cascarci di nuovo e ancora e ancora. Siamo “emozionomani”, drogate di emozioni, pronte a rincorrere il pusher di turno. Forse dovremmo solo ricordarci più spesso che nella donna il punto g è nel cervello, non nelle orecchie.