Salman Rushdie – Tempi Moderni
Il dubbio, mi sembra, è la condizione principale dell’essere umano nel ventesimo secolo.
Il dubbio, mi sembra, è la condizione principale dell’essere umano nel ventesimo secolo.
Non possediamo nulla davvero se non noi stessi.
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.
L’invenzione, secondo me, deriva direttamente da un certo ozio, forse addirittura da una certa pigrizia.
La cattiveria per alcuni è una forma di credo, un culto a cui l’anima ne è schiava abdicando alla bontà.
Giuda Iscariota? Con tutti i traditori che ci sono oggi, se vivesse ai nostri tempi farebbe una “figuraccia”.
Piove, e come un fanciullo guardando le sue giostrine resta meravigliato, così io all’ombra di questo freddo vetro ammiro gli uomini fuggire verso il proprio rifugio.Qui è l’acqua che cade e la terra che si bagna, ma questo flusso di uomini spaventati scappano, piuttosto di assaporare la vita, la vera vita, che cade e ci bagna, e cosi ci rende vivi con essa.Cosi incurantemente di essere uomini diventano sempre piu mandrie di bestie in fuga, finanche dei propri simili, questa pioggia di uomini freddi, e in questo modo come il buoi si dilegua alla luce del sol, gli uomini si dileguano dalla vita, e a amor subentra morte.