Salman Rushdie – Tempi Moderni
Il dubbio, mi sembra, è la condizione principale dell’essere umano nel ventesimo secolo.
Il dubbio, mi sembra, è la condizione principale dell’essere umano nel ventesimo secolo.
Molti ragazzi del giorno d’oggi dovrebbero capire che le ragazze non sono un trofeo o una conquista, sono semplicemente creature che completano il nostro essere, il nostro bisogno d’amare, la nostra perfezione, la nostra vita.
Ricordo con nostalgia le indossatrici degli anni Sessanta: sorridenti, scivolavano leggiadre e leggere come libellule sulla passerella e sembrava non la toccassero affatto. E vedo quelle di oggi, con quel cipiglio da incazzate, con quella stupida andatura a passo incrociato che di tanto in tanto le fa incespicare, e alzano le ginocchia, e percorrono la corsia con la grazia di un artigliere da montagna che s’inerpica sulla mulattiera portando sul groppone un mortaio da 80 millimetri. E ogni tanto tirano telefonini in testa alla cameriera.
Quanti trattano i sentimenti come fossero oggetti e gli oggetti come fossero sentimenti.
Ci lamentiamo sempre per questa crisi, per questi maledetti soldi… mentre in realtà dall’altra parte del mondo c’è gente che muore per colpa di tutto questo.
Quelli che fanno delle antitesi forzando le parole sono come quelli che fanno false finestre per la simmetria: la loro regola non è di parlare giusto, ma di comporre figure retoriche giuste.
Il mondo è pieno di belle parole e di idee propositive. Se non fosse per la convenienza, la volontà potrebbe renderlo perfetto.