Salomè Da Silva – Stati d’Animo
Un crocevia di pensieri nel traffico delle mie riflessioni ha spento il silenzio delle conferme posteggiate nella mia mente.
Un crocevia di pensieri nel traffico delle mie riflessioni ha spento il silenzio delle conferme posteggiate nella mia mente.
Non è che si debba capire tutto perché non tutto deve essere necessariamente capito ma a volte solo accettato.
Il più grande rimorso che possiamo avere nella vita, non è per le cose sbagliate che abbiamo fatto, ma per le centinai di cose giuste, che abbiamo fatto per le persone sbagliate.
Crescendo con il tempo di ogni emozione raccolti e conservati tra le camere della mente alcuni vengono a galla strappando un sospiro lieve che giace dentro l’anima di chi ti a lasciato un ricordo, un bacio, un’emozione, un frammento d’esistenza. Poiché il tempo oltrepassa noi stessi, i ricordi si fermano e rimangono sigillati per sempre sulle pareti di un cuore che colorandosi d’amore si stinge tutto per un giorno ancora da vivere.
Sorgo da origini già moribonde, figlia di figli interrotti, progenie barbara ed io, spezzata nei cordoni ombelicali, prematura, recisa, ad ingurgitare placenta buona e seme cattivo. Psicosi in eredità trasmessa per via epatica, sintomo delle lacerazioni e virus di deliri, ebola paterna, trasfusione di vizi e destini prefigurati. Genetica omicida.
Nessuno sa cosa significa essere la ragazza buonaEssere la ragazza tristeDietro a questi occhi nocciolaNessuno sa cosa significa essere invidiosoEssere destinati a dire solo bugiePerché i miei sogni sono pagine vuoteCome grida nel cuore della notteIl mio amore è una vendettaChe non sarà mai liberaDietro questi occhi nocciola.
“Poche parole, soprattutto poche carezze, sorrisi limitati e ancor meno abbracci. Mi hai insegnato il” silenzio “, fatto di lacrime segrete, angoli paurosi, che la vita non era la” favola “che non è mi è stata mai raccontata ed le inventavo le favole, ma mai avevano un lieto fine. Ma non ci sei riuscito. Ora tremo solo per le belle emozioni, mi piace donare il mio sorriso a chi ne ha bisogno, mi” guardo “spesso e mi” ascolto”. Adesso odoro di emozioni, di parole, di sorrisi e so che sempre dopo l’inverno arriva la primavera.